Continuiamo la pubblicazione delle testimonianze
di chi, negli anni passati, ha
partecipato, quale delegato della nostra Diocesi, ai Convegni ecclesiali.
E' la volta di Laura Magliola che fu delegata diocesana al Convegno di Palermo, nel 1995.
E' la volta di Laura Magliola che fu delegata diocesana al Convegno di Palermo, nel 1995.
Al
Convegno di Palermo del '95, la mia fu più che mai una presenza di
servizio in qualita` di presidente diocesano di Azione Cattolica,
qual ero in quel triennio.
Avvertii
subito la dimensione del convenire in un percorso unitario nel quale
i "rivoli" delle diverse diocesi italiane confluivano per
fondersi in unita` di ascolto, dialogo, riflessione e preghiera.
Due icone indelebili hanno segnato profondamente in me quell' esperienza, il volto dell'amatissimo Mons. Fusco e la grigia sala, sede della discussione dell' ambito sociale, in cui ero inserita, nel cuore di uno dei quartieri più degradati di Palermo.
Mons.
Fusco era stato appena consacrato vescovo e inviato nella nostra
diocesi di Nardò-Gallipoli; i preparativi e l’itinerario di
viaggio erano già pronti. Si raggiungeva Palermo in volo con un
Brindisi – Roma e un Roma – Palermo: mattina molto presto a
Brindisi, sbarco a Fiumicino già stanchi e un po’ assonnati ed
ecco che col suo miglior piglio burbero e cordiale insieme, il nostro
Vescovo ci guida al trotto per tutto l’immenso aeroporto fino alla
Cappella posta, com’è noto, nell’ala dei voli internazionali, si
inginocchia in preghiera e dietro a lui tutti noi, in un silenzio
forte di comunione d’intenti e di presenza, che lascia traccia
indelebile in ciascuno di noi.
Poi ci fu l’evolversi dei lavori del Convegno nella splendida cornice d’arte e natura di quella Palermo sfondo adeguato per quella riflessione ed auspicio per una nuova società , al centro del Convegno.
In
tale chiave ecco l’altro indimenticabile ricordo di quella sala, a
metà fra teatrino e saletta di periferia, nella quale l’ambito
sociale in cui ero inserita insieme al nostro don Gigi De Rosa,
proponeva riflessioni e suggerimenti.
L’effetto? Una pluralità di esperienze differenti e tanta affinità di analisi nel percepire nettamente di essere su un crinale storico- sociale verso uno snodo fortemente critico ad ampio spettro, sul quale nel decennio successivo si sarebbe tanto lavorato e pregato al punto di aprirsi al tema della speranza, perno tematico del successivo Convegno di Verona.
E’
sempre un cammino di grazia ogni convenire nel nome del Signore.
Laura
Magliola
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