La
liturgia oggi ci ricorda un dato essenziale nella nostra vita di
fede: chi riconosce in Gesù di Nazaret il Messia deve accoglierlo
come l’Amore crocifisso ed essere disposto a seguirlo anche quando
si trova sul Calvario.
«GUARDERANNO
a me, colui che hanno trafitto». Significativa questa espressione
del profeta Zaccaria (I
Lettura),
che si compirà nella Croce di Cristo. È infatti alla luce del
Vangelo che si comprende che il misterioso “trafitto” è il
Cristo Signore con i segni della Passione, che sfocerà nella gloria
della Pasqua (Cfr Gv 19,37).
E con l’apostolo Paolo (II Lettura) scopriamo il legame vitale tra la Pasqua di Cristo e il nostro Battesimo, che ci ha conformati a lui. Uscendo rinnovati dalle acque del fonte battesimale, i cristiani sono «rivestiti di Cristo» e beneficiano, nella fede, della vera «discendenza di Abramo».
Il Vangelo ci offre un sondaggio che Gesù stesso compie e che coinvolge anche i discepoli («Ma voi, chi dite che io sia?»). Pietro, illuminato dallo Spirito del Padre, proclama Gesù «il Cristo di Dio». Ma Gesù, per spiazzare ogni concezione politica o rivoluzionaria sulla sua identità di Messia, (“Cristo” è la traduzione greca) rivela il progetto che il Padre ha su di lui: Gesù deve intraprendere la strada della Croce, via necessaria che porta alla gloria, alla vita in pienezza. Anche i discepoli dovranno percorrerla.
E con l’apostolo Paolo (II Lettura) scopriamo il legame vitale tra la Pasqua di Cristo e il nostro Battesimo, che ci ha conformati a lui. Uscendo rinnovati dalle acque del fonte battesimale, i cristiani sono «rivestiti di Cristo» e beneficiano, nella fede, della vera «discendenza di Abramo».
Il Vangelo ci offre un sondaggio che Gesù stesso compie e che coinvolge anche i discepoli («Ma voi, chi dite che io sia?»). Pietro, illuminato dallo Spirito del Padre, proclama Gesù «il Cristo di Dio». Ma Gesù, per spiazzare ogni concezione politica o rivoluzionaria sulla sua identità di Messia, (“Cristo” è la traduzione greca) rivela il progetto che il Padre ha su di lui: Gesù deve intraprendere la strada della Croce, via necessaria che porta alla gloria, alla vita in pienezza. Anche i discepoli dovranno percorrerla.
Orlando Zambello, ssp – La Domenica
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