BEATI NOI SE SAPREMO ACCOGLIERE LA PAROLA DI DIO
Gesù
chiede di essere ospitato nel nostro cuore. Ci prega di fargli un po’
di posto nella nostra esistenza, di dargli un po’ del nostro tempo,
di prestargli un po’ della nostra attenzione.
Dalla
rivelazione biblica conosciamo come la storia della salvezza sia per
noi imprevedibile quanto al suo contenuto come nei suoi tempi e nei
suoi modi.
Essa dipende interamente dalla benevolenza di Dio, della quale noi siamo semplicemente i beneficiari. Abramo, vedendo la promessa di una numerosa discendenza ridotta a un figlio naturale, Ismaele, non poteva che essere grandemente sorpreso del modo di agire di Dio. Ma ecco sbocciare un discendente ormai insperato: “Tornerò da te fra un anno a questa data” - dice il Signore ad Abramo – “e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio” (I Lettura).
Se i modi di Dio sono imprevedibili, lo sono anche i tempi, come ci insegna Luca nel racconto della visita di Gesù nella casa delle due sorelle di Lazzaro. Si richiede una particolare sensibilità, quella di Maria, per avvertire la preziosità del momento (Vangelo). Si tratta, infatti, della manifestazione del “mistero”, ossia della presenza trasformatrice di “Cristo in noi”, che ci consente di essere lieti anche nella sofferenza (II Lettura).
Tarcisio Stramare, osj – LA DOMENICA
Essa dipende interamente dalla benevolenza di Dio, della quale noi siamo semplicemente i beneficiari. Abramo, vedendo la promessa di una numerosa discendenza ridotta a un figlio naturale, Ismaele, non poteva che essere grandemente sorpreso del modo di agire di Dio. Ma ecco sbocciare un discendente ormai insperato: “Tornerò da te fra un anno a questa data” - dice il Signore ad Abramo – “e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio” (I Lettura).
Se i modi di Dio sono imprevedibili, lo sono anche i tempi, come ci insegna Luca nel racconto della visita di Gesù nella casa delle due sorelle di Lazzaro. Si richiede una particolare sensibilità, quella di Maria, per avvertire la preziosità del momento (Vangelo). Si tratta, infatti, della manifestazione del “mistero”, ossia della presenza trasformatrice di “Cristo in noi”, che ci consente di essere lieti anche nella sofferenza (II Lettura).
Tarcisio Stramare, osj – LA DOMENICA
Nessun commento:
Posta un commento