sabato 30 gennaio 2016

GRADINI DI SANTITA'



La liturgia della Parola, in questa quarta domenica del Tempo Ordinario, ci porta a meditare sulla funzione profetica di Gesù e sulla nostra.
Gesù, come attestano i Vangeli, è ritenuto un profeta delle folle e lo è nel senso pieno del termine perché è la Parola di Dio in persona presente nel mondo.
Il Concilio Vaticano II, ha voluto mettere in evidenza la partecipazione di tutti i membri della Chiesa, senza eccezione, alla funzione profetica di Gesù Cristo  divenendo così annunciatori della Parola di Salvezza.
Oggi la nostra attenzione si sofferma su un grande padre della Chiesa: San Girolamo.
Egli ha posto al centro della sua vita la Parola di Dio impegnandosi a viverla concretamente nella sua lunga vita terrena nonostante il ben noto carattere difficile e focoso ricevuto dalla natura.
E' stato presbitero, monaco, scrittore ed è famoso per la Vulgata, la prima traduzione completa in lingua latina della Bibbia da cui sono state tradotte quelle successive.
E' noto per questa sua affermazione: "Ignoratio Scripturarum, ignoratio Christi est”  (Non conoscere la Scrittura equivale a non conoscere Gesù Cristo).
Invochiamo, perciò, lo Spirito Santo affinché guarisca i nostri cuori per tutte quelle volte in cui la Parola di Dio è stata offuscata da altre voci, proclamata ma non accolta, meditata ma non amata, pregata ma non custodita, contemplata ma non realizzata.
L'intercessione di Maria e di san Girolamo ci aiutino a crescere nell'amore verso la Parola di Dio per  saperla annunciare ai fratelli dando così un senso pieno alla nostra vita.

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