La
piena adesione di fede rende possibile, generosa, feconda la nostra
appartenenza a Cristo. Occorre ricreare nelle singole comunità
cristiane una differente area vitale: luoghi di culto da trasformare
in luoghi del perdono, dell’annuncio evangelico, della carità,
dell’accoglienza, dell’aiuto al fedele esitante e all’uomo in
ricerca. La comunità apostolica
(I
Lettura)
è protesa a testimoniare la sua fede nel Risorto: i discepoli del
Signore, sebbene poco numerosi, attirano le folle. Conquistati dalla
loro fede e dai miracoli operati nel nome del Risorto, molti si
convertivano.
E cresceva il numero dei credenti! Una provocazione che ci tocca da vicino: l’annuncio del Vangelo è oggi affidato a ciascuno di noi. San Giovanni (II Lettura), esiliato a Patmos, ci offre la visione che prova che la figura gloriosa del Risorto è al centro della comunità cristiana. La sua vittoria sul peccato e sulla morte è certa e definitiva. La sera di Pasqua il Cristo risorto appare ai discepoli riuniti nel cenacolo (Vangelo) e li rassicura che è proprio lui, risuscitato e vivo. Prima di lasciarli conferisce loro il potere di perdonare i peccati.
E cresceva il numero dei credenti! Una provocazione che ci tocca da vicino: l’annuncio del Vangelo è oggi affidato a ciascuno di noi. San Giovanni (II Lettura), esiliato a Patmos, ci offre la visione che prova che la figura gloriosa del Risorto è al centro della comunità cristiana. La sua vittoria sul peccato e sulla morte è certa e definitiva. La sera di Pasqua il Cristo risorto appare ai discepoli riuniti nel cenacolo (Vangelo) e li rassicura che è proprio lui, risuscitato e vivo. Prima di lasciarli conferisce loro il potere di perdonare i peccati.
Domenico Brandolino, ssp
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