UNA MISSIONE ALTISSIMA
Il
piano di salvezza di Dio si incontra con la volontà e la collaborazione
umana di due creature: Maria e Giuseppe. Due creature meravigliose,
completamente disponibili al volere del Signore.
Il
brano evangelico ci presenta l'uomo giusto e timorato di Dio, scelto ad
una missione altissima: fare sulla terra le veci del Padre che è nei
Cieli. La figura di Giuseppe ci appare in questo passo alta e
drammatica, scolpita di fede e umiltà. Egli non può ancora capire il
mistero di Dio, ma quando ha la certezza della divina volontà, crede e
obbedisce.
Emmanuele: Dio con noi
«Ecco
come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo
promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si
trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era
giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno
un Angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non
temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato
in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo
chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal
Signore per mezzo del profeta: "Ecco, la vergine concepirà e partorirà
un figlio che sarà chiamato Emmanuele", che significa Dio con noi.
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'Angelo del
Signore e prese con sé la sua sposa» (Mt 1,18-24).
L'obbedienza di Giuseppe
Di
fronte al mistero divino, Giuseppe ha saputo mantenere il contegno
giusto. Egli non si lascia prendere da umani sentimenti. Non è in grado
di comprendere ciò che vede in Maria e non vuole penetrare a forza il
mistero; si ritira piuttosto in disparte, con timida e rispettosa
venerazione, abbandonandosi al volere di Dio e lasciando a Lui tutto il
resto. Giuseppe dunque obbedisce alla Parola, la mette in pratica,
dichiarandosi con le opere strumento docile nelle mani dell'Altissimo.
Egli non vuole nulla per sé, perché intende essere semplicemente a
disposizione di Dio. Prende quindi con sé Maria, sua sposa, per
adempiere la volontà di Dio, perché Ella possa dare alla luce il suo
Figlio. Sarà però lui, Giuseppe, in tutta obbedienza, a dargli il nome.
Quel nome attorno al quale rotea l'universo e per volontà del quale ogni
cosa è stata creata: Gesù, il Messia, il Salvatore. (R. Gutzwilier)
Ascoltaci, o Signore
Perché siamo fedeli agli impegni assunti nel nostro Battesimo e portiamo a termine la nostra vocazione
- Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Perché, ad imitazione di San Giuseppe, siamo sempre disponibili all'obbedienza al divino volere, anche quando tutto ci appare oscuro
- Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Perché siamo capaci di ascoltare, nel silenzio interiore, la voce delle divine ispirazioni
- Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Perché il nome di Gesù, nel quale solo c'è speranza di salvezza, sia conosciuto e invocato da tutti gli uomini.
- Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
- Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Perché, ad imitazione di San Giuseppe, siamo sempre disponibili all'obbedienza al divino volere, anche quando tutto ci appare oscuro
- Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Perché siamo capaci di ascoltare, nel silenzio interiore, la voce delle divine ispirazioni
- Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Perché il nome di Gesù, nel quale solo c'è speranza di salvezza, sia conosciuto e invocato da tutti gli uomini.
- Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Disponi,
o Padre, i nostri cuori a ricevere nel tempio vivo della Chiesa la tua
misericordia, perché la nuova nascita del tuo Figlio ci liberi dalla
schiavitù del peccato e ci renda degni di partecipare alla ricchezza
della tua grazia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Nessun commento:
Posta un commento