L'ANCELLA DEL SIGNORE
Con
l'annuncio di Maria, Dio comincia ad attuare le antiche promesse, che
riguardano la venuta del Messia e la redenzione del genere umano. Però,
come in tutti gli altri suoi interventi passati nella storia d'Israele,
così anche in questo capitale intervento di salvezza, Dio chiede la
libera cooperazione umana. E’ sua l'iniziativa, ma non vuole portarla a
compimento senza il concorso delle sue creature. Maria che si proclama
"l'ancella del Signore" diventa la vera abitazione di Dio e la Madre del
Signore. In tal modo Ella, figlia e fiore di tutta l'umanità, per
volontà di Dio è lo strumento indispensabile della nostra salvezza.
Come è possibile?
«Nel
sesto mese, l'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo
della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da Lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con
Te". A queste parole Ella rimase turbata e si domandava che senso avesse
un tale saluto. L'Angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce
e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il
Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre
sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse
all'Angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'Angelo:
"Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la
potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque Santo e chiamato
Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia,
ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti
dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse:
"Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".
E l'Angelo parli da lei» (Lc 1,26-38).
Il "fiat" di Maria
Nella
sfera umana, Maria è sola. Nessuno sa quello che avviene in lei. Che
cosa dirà? Maria si rende perfettamente conto dell'estrema importanza di
ciò che sta per pronunciare. Come una sposa, Ella sa che questo
infinito ha due aspetti: uno di gioia, di tenerezza, di gloria; ma anche
un altro aspetto: una immensità invisibile di pena, di redenzione, di
riparazione. Dire "sì", sarebbe mancare di delicatezza, come se Lei
fosse uguale a Dio. Dirà solamente: che ciò avvenga, che ciò mi sia
fatto! Come se intendesse far comprendere che gettava la sua libertà nel
piano divino, oggi di gioia e domani di sofferenza. Fiat! E la parola
dell'accettazione. E, nello stesso istante, ciò avvenne. Ella lo seppe.
Tacque. L'Angelo adorò il divino mistero e si allontanò in silenzio. (J.
Guitton)
Noi Ti ringraziamo, o Gesù
Per il "sì" libero e generoso pronunciato da Maria nel momento dell'Annunciazione
- Noi Ti ringraziamo, o Gesù.
Perché, per mezzo di Maria, Ti sei fatto uomo e sei divenuto nostro fratello
- Noi Ti ringraziamo, o Gesù.
Perché hai associato la Madre tua a tutto il mistero di redenzione e di salvezza degli uomini
- Noi Ti ringraziamo, o Gesù.
Perché ci hai dato la Madre tua come nostra Madre amatissima
- Noi Ti ringraziamo, o Gesù.
- Noi Ti ringraziamo, o Gesù.
Perché, per mezzo di Maria, Ti sei fatto uomo e sei divenuto nostro fratello
- Noi Ti ringraziamo, o Gesù.
Perché hai associato la Madre tua a tutto il mistero di redenzione e di salvezza degli uomini
- Noi Ti ringraziamo, o Gesù.
Perché ci hai dato la Madre tua come nostra Madre amatissima
- Noi Ti ringraziamo, o Gesù.
Nessun commento:
Posta un commento