«Oggi ci è nato un Salvatore, che è Cristo Signore, nella città di Davide »
(Lc 2, 11). Questa città è Betlemme ed è là che dobbiamo accorrere, come fecero i
pastori appena udito l'annunzio... « È questo per voi il segno : troverete un bambino,
avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia (Lc 2, 12). Ora ecco che vi dico che
dovete amarlo : temete il Signore degli angeli, ma amatelo tenero bambino ; temete il
Signore della potenza, ma amatelo avvolto in fasce ; temete il Re del cielo, ma
amatelo deposto in una mangiatoia... È poi una cosa straordinaria essere avvolto in
fasce, giacere in una mangiatoia ? Non si avvolgono in fasce anche gli altri bambini ?
Che segno è questo ? ... Molte cose ci sarebbero da dire su questo mistero ; ma...in
breve, Betlemme, « casa del pane » è la santa Chiesa, in cui si dispensa il corpo di
Cristo, il vero pane. La mangiatoia di Betlemme è l'altare in chiesa. Qui si nutrono le
creature di Cristo. Le fasce sono il velo del sacramento. Qui, sotto le specie del pane
e del vino, c'è il vero corpo e sangue di Cristo. In questo sacramento noi crediamo
che c'è Cristo vero, ma avvolto in fasce ossia invisibile. Non abbiamo nessun segno
così grande e evidente della natività di Cristo come il corpo che mangiamo e il
sangue che beviamo ogni giorno accostandoci all'altare : ogni giorno vediamo
immolarsi colui che una sola volta nacque per noi dalla Vergine Maria.
Affrettiamoci dunque, fratelli, a questo presepe del Signore ; ma prima, per
quanto ci è possibile, prepariamoci con la sua grazia a questo incontro, perché ogni
giorno e in tutta la nostra vita, « con cuore puro, coscienza retta e fede sincera » (2
Cor 6, 6), possiamo cantare insieme agli angeli : « Gloria a Dio nel più alto dei cieli e
pace in terra agli uomini che egli ama » (Lc 2, 14).
(Aelredo di Rievaulx ( 1110-
1167), monaco cistercense inglese - Discorso 2 per Natale.
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