Accendendo la quarta candela, nell'ultima domenica di
Avvento, a pochi giorni dal Natale del Signore, la Liturgia della Parola di Dio
ci porta davanti alla Grotta di Bettlemme per farci contemplare la Vergine Santissima
in attesa di dare alla luce l'atteso Messia, il Figlio di Dio.
La gioia del Natale, ormai prossimo, e il Giubileo della
Misericordia che stiamo celebrando, sono sintetizzati nel Vangelo di Luca, in
quello storico incontro tra Maria ed Elisabetta, entrambe in attesa della
nascita dei rispettivi figli: Gesù Cristo e Giovanni Battista.
In questa quarta domenica di Avvento la nostra preghiera
d'implorazione e tratta dalla quinta strofa dell'inno AKATHISTOS.
Questo è un inno tra i più famosi che la Chiesa orientale
dedica alla Genitrice Madre di Dio e si canta o si recita “stando in piedi”,
come si ascolta il Vangelo, in segno di riveniente ossequio alla Madre di Dio.
Gioisci, germoglio di un
ceppo pieno di vita.
Gioisci, terra produttrice
di un frutto immortale.
Gioisci, tu che coltivi il
coltivatore amico degli uomini.
Gioisci, tu che dai vita
all'autore della vita.
Gioisci, campo in cui
sboccia la gioia di tutte le grazie.
Gioisci, mensa che offri
abbondanza di doni.
Gioisci, perché fai fiorire
un pascolo di felicità.
Gioisci, perché prepari un
porto sicuro alle anime.
Gioisci, gradito incenso
di preghiera.
Gioisci, espiazione
dell'intero universo.
Gioisci, benevolenza di
Dio verso i mortali.
Gioisci, sicurezza dei
mortali di fronte a Dio.
Gioisci, vergine sposa.
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