domenica 4 settembre 2016

GRADINI DI SANTITA': DONACI, SIGNORE, LA SAPIENZA NELLE SCELTE DELLA VITA

Occorre mettere Gesù al centro della vita del discepolo. Come il costruttore di case, come il re prima di intraprendere la guerra, occorre calcolare bene le possibilità di portare a termine quello che si inizia. Scegliere o no Cristo è un impegno che riguarda tutta la vita, terrena e ultraterrena.
La folla numerosa che seguiva il giovane profeta Gesù di Nazareth, figlio di Giuseppe, fu scossa: andare con Lui non coincideva con l’essere suoi discepoli (Vangelo). Il messaggio di Gesù ebbe fin da subito una forza dirompente. Paolo si rivolge a Filemone, esortandolo ad accogliere di nuovo il suo schiavo fuggitivo Onesimo come un fratello carissimo a motivo della sua dignità di uomo e, ora divenuto cristiano, come fratello nel Signore (II Lettura). 
Questo episodio è l’eco della Chiesa antica che sfidava la distinzione delle classi sociali e razziali manifestando tale uguaglianza nella liturgia. Le celebrazioni erano fatte assieme, e quando si creavano discriminazioni gli apostoli intervenivano per ristabilire la comunione. Il salmo 89 dice: «Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore». 

Cristo sapienza del Padre (I Lettura) ci aiuta a raddrizzare le nostre vie: ci racconta della grandiosità di un costruttore entusiasta e squattrinato, ci mette in guardia dal cieco orgoglio di un re coraggioso e incosciente. Siamo chiamati a rinunciare ai nostri eccessi per fare posto all’eccesso di cui ci parla il Crocifisso. 

Fr Gianfranco TinelloofmcapLa Domenica

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