domenica 3 luglio 2016

GRADINI SI SANTITA'

L’INVIO in missione dei discepoli da parte di Gesù coinvolge oggi la Chiesa intera, e non solo alcuni suoi membri. L’annuncio gioioso del Cristo ci riguarda da vicino. Questi sono gli impegni che qualificano la missione: preghiera, annuncio e povertà. Il profeta Isaia (I Lettura) offre il suo messaggio di gioia e di speranza ai Giudei, tornati dall’esilio babilonese e tentati dalla sfiducia: un giorno Gerusalemme risplenderà della gloria divina. Dio stesso consolerà il suo popolo. 
Ai cristiani della Galazia san Paolo (II Lettura) ricorda che per essere annunciatori di pace occorre essere passati attraverso la croce di Cristo, strumento di pacificazione universale. L’Apostolo stesso vive la sua sofferenza in profonda unione con Cristo, portando nel suo corpo le “stimmate” della passione del Signore. L’evangelista Luca ci parla della scelta, dell’invio e del ritorno dei settantadue discepoli inviati da Gesù «in ogni città e luogo dove stava per recarsi». L’ultima parte del brano evangelico racconta l’esperienza della comunità cristiana che nei secoli vede diffondersi la parola d’amore del Cristo come un seme che germoglia e cresce, sconfiggendo il male. 

Domenico Brandolino, ssp – La Domenica

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