Con
il mercoledì delle Ceneri, la redazione ha voluto aprire un post per
avvicinare maggiormente i suoi lettori alla preghiera e alla
conoscenza dei Salmi.
I
Salmi non sono letture, né preghiere scritte in prosa, ma poema di
lode che offrono il modo migliore per pregare con maggiore fervore,
sia quando rendiamo grazie a Dio e lo glorifichiamo in esultanza, sia
quando lo supplichiamo dal profondo delle nostre sofferenze.
In
verità, qualunque sia la sua origine storica, ogni salmo ha un
proprio significato, che non possiamo trascurare.
Sebbene
questi Salmi siano stati composti molti secoli fa sotto ispirazione
dello Spirito Santo, tuttavia essi esprimono assai bene il dolore e
la speranza, la miseria e la fiducia degli uomini di ogni tempo e
nazione e cantano la fede in Dio, la sua rivelazione e redenzione.
Per
facilitare la comprensione di ogni salmo e la penetrazione del senso
cristiano che ciascuno di essi racchiude, abbiamo pensato di
corredarlo con un titolo, un versetto del Nuovo Testamento ed una
preghiera conclusiva.
Dopo
aver presentato il Salmo 51, oggi, e lo faremo ogni venerdì,
vogliamo accostarci al Salmo 136, in cui si riassume tutta la storia
della salvezza di cui l'Antico Testamento ci dà testimonianza.
SALMO
136
Inno
di fede all'amore misericordioso e di ringraziamento comunitario
Tema:
Il Salmo 136 è una solenne preghiera di rendimento di grazie, conosciuto come il "Grande Hallel” che tradizionalmente gli Ebrei cantavano alla fine della cena pasquale. Probabilmente è stato pregato anche da Gesù nell'ultima Pasqua celebrata con i suoi discepoli; ad esse sembra infatti alludere l'annotazione degli Evangelisti: “Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi” (Mt.23,30; Mc. 14-26).
Tutto
il Salmo si snoda in forma litanica, scandito dalla ripetizione
antifonale: “Perché il suo amore è per sempre”, dopo di che, in
ogni versetto, vengono enumerati i molti prodigi e i continui
interventi di Dio in favore del suo popolo. Il motivo unificante di
tutto il Salmo è quello di celebrare l'amore di Dio che è fedeltà,
misericordia, bontà, grazia e tenerezza per ogni creatura e per il
suo popolo.
Dalla
Prima lettera di S. Pietro Apostolo
(1,3-4)
Sia
benedetto Dio Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua
grande misericordia ci ha generati, mediante la risurrezione di Gesù
Cristo dai morti, per una speranza viva, per un'eredità che non si
corrompe, no si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli
per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede,
in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell'ultimo
tempo.
Preghiera
Il
tempo è poca cosa per cantare le meraviglie del tuo amore, o
Signore. Liberati dalla presente umiliazione e accolti nell'eredità
del tuo Figlio, cateremo in eterno la tua misericordia.
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