Il Consiglio
pastorale parrocchiale ha incontrato nella serata di venerdì 12
febbraio il Commissario vicario del Comune di Gallipoli, Dott.
Vincenzo Calignano.
L'incontro,
richiesto dall'organismo parrocchiale, e che puntava a condividere
alcune questioni che sono a cuore dell'intera comunità, si è svolto
in maniera molto cordiale con numerosi interventi degli intervenuti
ai quali il dott. Calignano ha risposto illustrando quanto fatto sino
ad oggi e prendendo anche qualche impegno.
Espresso
l'apprezzamento per alcuni provvedimenti adottati dalla gestione
commissariale, che intendono mettere ordine in alcuni settori di
vitale importanza per chi vive ed opera nel centro storico di
Gallipoli e che hanno angustiato i cittadini residenti, in
particolare le persone anziane e malate, è stato messo l'accento
sulla necessità che leggi e norme regolamentari possano avere
rigorosa applicazione con maggiori controlli.
Maggiore
considerazione è stata chiesta per le nostre chiese e per il
Monastero di clausura, nelle cui immediate vicinanze, spesso, vengono
messe in piedi attività commerciali e di intrattenimento, per niente
rispettose dei luoghi e delle persone.
Le
criticità segnalate vanno dal lento progressivo spopolamento della
città vecchia, rendendo quello che era il centro dell'intera città,
periferia estrema, stracolma in estate e desolatamente vuota nel
resto dell'anno, a vantaggio di casa vacanze, B&B, esercizi
commerciali.
Ciò ha
comportato una sensibile e notevole lievitazione dei prezzi del
mercato immobiliare, in cui una quota importante di immobili è
passata in mano a forestieri. Molte case sono di fatto vuote per
nove, dieci mesi all'anno.
Al riguardo
è stata sottolineata l'impotenza della comunità a far fronte alle
pressanti richieste di abitazioni, dopo che tutti i beni nella
disponibilità della parrocchia sono stai dati in locazione, con
regolare contratto, a prezzi accessibili al di sotto delle quotazioni
di mercato.
Si è
domandato se il Comune, nella predisposizione del bando per rimborso
di quota-parte delle spese di affitto dei cittadini meno abbienti,
non possa, in qualche modo, favorire e/o incentivare chi risiede in
abitazioni del centro storico. Così come sarebbe auspicabile un
nuovo piano per l'edilizia popolare che, evitando ulteriore
cementificazione del territorio, potesse puntare alla
riqualificazione di agglomerati di edilizia popolare esistenti.
Il
progressivo invecchiamento della popolazione residente nella città
vecchia, con il trasferimento totale dei servizi (uffici, scuole,
banche, guardia medica, presidi di polizia etc…) nella città nuova
ha comportato criticità di altro genere.
In primo
luogo è stata evidenziato che molte persone anziane sono state
vittime di furti e di piccole rapine, per cui si rende urgente un
maggiore coordinamento delle forze dell’ordine per una più
incisiva e dissuasiva attività di prevenzione e di repressione di
attività criminose contro la persona ed il patrimonio e di un
effettivo funzionamento del sistema di videosorveglianza.
Strettamente
connessa con l’invecchiamento della popolazione residente, visto
che ora buona parte degli anziani è obbligata alla tenuta di c/c o
libretto postale per l’accreditamento della pensione, è l’esigenza
di uno sportello Postamat nella città vecchia. Il Comune potrebbe
richiederlo impegnandosi a reperire e mettere a disposizione delle
Poste un luogo a ciò idoneo.
La
vivibilità del centro storico, inoltre, è inscindibilmente connessa
con la pulizia e l’igiene di strade, piazze, corti, slarghi,
vicoli, per cui sarebbe importante, prima ancora di una azione
repressiva, una nuova campagna di sensibilizzazione, per la quale è
stata data la disponibilità a collaborare, e l'implementazione dei
turni di raccolta dell'indifferenziato.
Ampia
disponibilità per le tematiche legate ai servizi socio-assistenziali
del Comune per l’individuazione delle povertà di ogni genere del
territorio, che non sempre emergono anche per comprensibili motivi di
riserbo e dignità dei soggetti bisognosi.
Su tutti i
temi trattati il Commissario ha assicurato, per quanto i tempi del
mandato lo consentiranno, il massimo impegno, chiedendo, alla
comunità parrocchiale, un maggiore impegno in termini costruttivi e
di partecipazione alle diverse iniziative che, anche sul piano
culturale, il comune ha intrapreso.
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