Un
po’ di fede l’abbiamo tutti; ma tutti avremmo bisogno di averne
di più, perché senza fede è difficile anche condurre un’esistenza
davvero umana. Perciò anche noi vogliano dire al Signore Gesù:
«Accresci in noi la fede!».
Di fronte alle ricorrenti situazioni di ingiustizia, il profeta Abacuc
accoglie e annuncia che Dio si fa garante della salvezza per quanti,
nel popolo, nonostante tutto, perseverano nella fiducia in lui (I
Lettura).
«Il giusto vivrà per la sua fede».
È
un impegno non facile, che richiede di ravvivare in ogni momento il
dono di Dio che ci è stato elargito anzitutto nel Battesimo e poi in
tutti i Sacramenti della fede. Questo ci permette di non vivere nella
timidezza, ma, nella forza dello Spirito Santo, con amore e saggezza
(II
Lettura).
La
fede, tuttavia, non è un qualcosa che l’uomo può darsi da sé, né
può misurarla in termini di quantità: la fede è un dono che
dobbiamo invocare costantemente perché sia presente nella nostra
vita come luce interiore che illumina le scelte e riferimento
costante per la direzione che vogliamo dare all’esistenza.
Allora
come i discepoli, chiediamo al Signore: «Aumenta la nostra fede»,
nella consapevolezza che essa sola è fonte di salvezza
(Vangelo).
Tiberio Cantaboni – LA DOMENICA
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