mercoledì 23 dicembre 2015

GRADINI DI SANTITA': Fare di Cristo il tutto nella vita


Siamo alla vigilia del natale del Signore e la parola di Dio che risuona nella Chiesa è tutta un richiamo alle profezie messianiche, al rendimento di grazie e alla lode per l'imminente venuta del Salvatore, che ha riversato le sue benedizioni sul suo popolo, mantenendo fede alle sue promesse con il dono della riconciliazione e della salvezza universale.
Come viviamo personalmente questa vigilia e quale impegno ci sollecita? La venuta storica del Messia ci conferma che Dio ha scelto la sua «casa» tra noi, nel corpo di Gesù, suo Figlio (cfr. Gv 1,14). Egli dimora con il suo popolo non in modo passeggero, ma stabilmente (cfr. Ap 7,15; 12,2; 13,6; 21,3). Se nell'Antico Testamento il luogo ideale della presenza di Dio erano il tempio o la tenda (cfr. Es 25,8; 40,35; Ez 37,27; Gì 4,17), ora la sua presenza è nella vita stessa dell'uomo e nella carne visibile di Gesù, che la comunità dei primi discepoli ha toccato e contemplato nella fede (cfr. 1 Gv 1,1-4).
Il Cristo è la rivelazione e la luce del Padre, ma in modo nascosto e umile; qualcosa di intcriore che solo gli uomini di fede, come i profeti, i santi e Maria, possono comprendere. La sua gloria si manifesterà in tutta la sua potenza solo in seguito, quando sulla croce attirerà tutti a sé (cfr. Gv 12,32). Può apparire un paradosso che la croce sia glorificazione, ma tutto diventa luminoso se pensiamo che «Dio è amore» (1 Gv 4,10) e la sua manifestazione è dunque là dove appare l'amore.
Anche per noi Gesù è il centro della storia, la nostra dimora e la pienezza di tutte le nostre aspirazioni umane?


Preghiamo

Signore Gesù, Verbo del Padre e luce degli uomini, noi ti adoriamo in questa vigilia natalizia e attendiamo gioiosi la tua venuta, che ancora una volta porta a compimento le promesse di Dio. Illuminati dalla tua luce noi crediamo che tu sei Colui che ama l'uomo e l'unico scopo della tua vita è la salvezza di ogni uomo. La fede ci introduce in questo mistero di vita, l'esperienza ce lo insegna e la tua Parola di verità ci guida su questa strada di luce.
Verbo eterno del Padre, noi vogliamo essere i primi tuoi adoratori, i seguaci della bontà e del bene, i testimoni della tua misericordia. Tu che non ti nascondi a nessuno, ma a tutti doni la tua luce divina, rimani sempre la nostra vera luce, che risplende su tutta l'umanità. Noi affrettiamo il nostro cammino verso la salvezza, verso la nuova nascita, perché desideriamo, pur essendo la molteplicità, riunirci in un solo amore secondo il modello dell'unità del mistero trinitario nel quale ci hai immersi e, così, rinnovare la nostra alleanza con te.

Come la vergine Maria, luogo dell'incarnazione, concedici di saper interiorizzare la tua Parola per scoprire sempre più le profondità di questo mistero al centro di noi stessi, mistero in cui «viviamo., ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,28) e divenire contemplativi come Maria per non confondere questa Parola con il nostro stesso essere, ma per identificarci con colei che porta il Verbo nel suo grembo e lo genera come suo figlio.

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