lunedì 7 dicembre 2015

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA


Cattedrale di Sant'Agata - Tela raffigurante l'Immacolata 
La solennità dell’Immacolata Concezione mette nei nostri cuori una grande gioia, perché ci riconduce all’inizio della nostra salvezza. È una vittoria divina resa possibile in anticipo dalla passione e risurrezione di Gesù, che sconfigge il peccato in modo radicale.
La prima lettura (Gn 3,9-15.20) ci ricorda il peccato originale e la situazione infelice che ne è derivata. Ma nel racconto della Genesi c’è già una promessa di salvezza: “Il Signore Dio disse al serpente: (…) io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”. Tra il serpente, simbolo del male, e la stirpe della donna c’è un’ostilità reciproca. Tuttavia il serpente non ha lo stesso potere della stirpe della donna: può soltanto insidiarle il calcagno, mentre quella gli schiaccerà la testa, cioè riporterà una vittoria completa sul male e sulla morte.
L’Immacolata Concezione di Maria è al tempo stesso un privilegio e un ideale. È un privilegio, perché Maria è l’unica persona ad aver avuto sin dall’inizio della sua esistenza la perfezione della purezza. La preghiera di colletta della Messa ci fa capire che questo privilegio è dovuto alla vittoria riportata da Gesù sul peccato e sulla morte: vittoria che ha degli effetti ancor prima di essere stata ottenuta.
Maria dunque non è immacolata per merito suo, ma per dono di Dio. Questo è evidente proprio per il fatto che lei è immacolata dalla “concezione”, cioè sin dal primo momento della sua esistenza, quando la sua volontà non poteva ancora intervenire. Perciò si tratta di un dono meraviglioso di Dio che prepara Maria ad essere la madre del Figlio suo.
Nello stesso tempo l’Immacolata Concezione è un modello, un ideale: tutti noi siamo chiamati a diventare “santi e immacolati al cospetto di Dio nella carità”, come ci dice la seconda lettura (Ef 1,3-6.11-12).
Questo è il progetto che Dio ha avuto per noi prima della creazione del mondo, un progetto a cui egli non ha mai rinunciato. Infatti, anche quando è intervenuto il peccato, Dio ha mantenuto, per amore, questo suo bellissimo progetto di avere figli e figlie santi e immacolati al suo cospetto nella carità, che è l’amore più autentico, più generoso e più profondo.
Tutto questo infonde nel nostro cuore una profonda ammirazione, una grande gioia e un’incollabile speranza. Riconosciamo che Dio realizza l’opera della nostra salvezza in modo perfetto: la inizia con l’Immacolata Concezione di Maria; la continua con la risposta, piena di umiltà e di generosità, di Maria all’angelo; e la porta a compimento con la passione, morte e risurrezione di Gesù, che reca la salvezza la mondo intero. L’Immacolata Concezione si situa in questa linea, e quindi ci preparara non soltanto al Natale, ma anche al mistero pasquale di Gesù.
 
        Don Piero De Santis

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