sabato 13 febbraio 2016

Il Consiglio pastorale incontra il Commissario Straordinario del Comune

Il Consiglio pastorale parrocchiale ha incontrato nella serata di venerdì 12 febbraio il Commissario vicario del Comune di Gallipoli, Dott. Vincenzo Calignano.
L'incontro, richiesto dall'organismo parrocchiale, e che puntava a condividere alcune questioni che sono a cuore dell'intera comunità, si è svolto in maniera molto cordiale con numerosi interventi degli intervenuti ai quali il dott. Calignano ha risposto illustrando quanto fatto sino ad oggi e prendendo anche qualche impegno.
Espresso l'apprezzamento per alcuni provvedimenti adottati dalla gestione commissariale, che intendono mettere ordine in alcuni settori di vitale importanza per chi vive ed opera nel centro storico di Gallipoli e che hanno angustiato i cittadini residenti, in particolare le persone anziane e malate, è stato messo l'accento sulla necessità che leggi e norme regolamentari possano avere rigorosa applicazione con maggiori controlli.
Maggiore considerazione è stata chiesta per le nostre chiese e per il Monastero di clausura, nelle cui immediate vicinanze, spesso, vengono messe in piedi attività commerciali e di intrattenimento, per niente rispettose dei luoghi e delle persone.
Le criticità segnalate vanno dal lento progressivo spopolamento della città vecchia, rendendo quello che era il centro dell'intera città, periferia estrema, stracolma in estate e desolatamente vuota nel resto dell'anno, a vantaggio di casa vacanze, B&B, esercizi commerciali.
Ciò ha comportato una sensibile e notevole lievitazione dei prezzi del mercato immobiliare, in cui una quota importante di immobili è passata in mano a forestieri. Molte case sono di fatto vuote per nove, dieci mesi all'anno.
Al riguardo è stata sottolineata l'impotenza della comunità a far fronte alle pressanti richieste di abitazioni, dopo che tutti i beni nella disponibilità della parrocchia sono stai dati in locazione, con regolare contratto, a prezzi accessibili al di sotto delle quotazioni di mercato.
Si è domandato se il Comune, nella predisposizione del bando per rimborso di quota-parte delle spese di affitto dei cittadini meno abbienti, non possa, in qualche modo, favorire e/o incentivare chi risiede in abitazioni del centro storico. Così come sarebbe auspicabile un nuovo piano per l'edilizia popolare che, evitando ulteriore cementificazione del territorio, potesse puntare alla riqualificazione di agglomerati di edilizia popolare esistenti.
Il progressivo invecchiamento della popolazione residente nella città vecchia, con il trasferimento totale dei servizi (uffici, scuole, banche, guardia medica, presidi di polizia etc…) nella città nuova ha comportato criticità di altro genere.
In primo luogo è stata evidenziato che molte persone anziane sono state vittime di furti e di piccole rapine, per cui si rende urgente un maggiore coordinamento delle forze dell’ordine per una più incisiva e dissuasiva attività di prevenzione e di repressione di attività criminose contro la persona ed il patrimonio e di un effettivo funzionamento del sistema di videosorveglianza.
Strettamente connessa con l’invecchiamento della popolazione residente, visto che ora buona parte degli anziani è obbligata alla tenuta di c/c o libretto postale per l’accreditamento della pensione, è l’esigenza di uno sportello Postamat nella città vecchia. Il Comune potrebbe richiederlo impegnandosi a reperire e mettere a disposizione delle Poste un luogo a ciò idoneo.
La vivibilità del centro storico, inoltre, è inscindibilmente connessa con la pulizia e l’igiene di strade, piazze, corti, slarghi, vicoli, per cui sarebbe importante, prima ancora di una azione repressiva, una nuova campagna di sensibilizzazione, per la quale è stata data la disponibilità a collaborare, e l'implementazione dei turni di raccolta dell'indifferenziato.
Ampia disponibilità per le tematiche legate ai servizi socio-assistenziali del Comune per l’individuazione delle povertà di ogni genere del territorio, che non sempre emergono anche per comprensibili motivi di riserbo e dignità dei soggetti bisognosi.


Su tutti i temi trattati il Commissario ha assicurato, per quanto i tempi del mandato lo consentiranno, il massimo impegno, chiedendo, alla comunità parrocchiale, un maggiore impegno in termini costruttivi e di partecipazione alle diverse iniziative che, anche sul piano culturale, il comune ha intrapreso. 

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