lunedì 1 febbraio 2016

LA CANDELORA: FESTA DELL'INCONTRO


Giotto - Presentazione di Gesù al tempio
Questa festa è definita esattamente "Festa dell'incontro " che si svolgeva già a Gerusalemme nel IV secolo. Con Giustiniano, nel 534, diventò obbligatoria a Costantinopoli e con Papa Sergio I, di origine orientale, in occidente, con una processione a Roma fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
La benedizione delle candele, la cui denominazione, candelora, risale al X secolo.
La festa può ritenersi un ponte tra il Natale e la Pasqua e la Madre di Dio costituisce l'anello di congiunzione tra i due eventi di salvezza, sia per le parole di Simeone, sia per l'offerta del Figlio, simbolo e profezia del suo sacerdozio di amore e di dolore sul Golgota.

Con Timoteo di Gerusalemme, compagno di Paolo di Tarso, vissuto tra il 17 d. C. e il 97 d.C e costituito vescovo di Efeso, così preghiamo: 


Perché, o Vergine, guardi questo bambino? Questo Bambino, con la segreta potenza della sua divinità, ha disteso il cielo come una pelle e sul nulla ha tenuto so­spesa la terra; ha creato l'acqua affinchè facesse da sup­porto al mondo. Questo Bimbo, o Vergine purissima, regge il sole, governa la luna, è il tesoriere dei venti e ha, o Vergine, il potere e il dominio su tutte le cose. Ma tu, o Vergine, che senti parlare della potenza di questo Bambino, non sperare nella realizzazione di una gioia terrena, ma in una gioia spirituale.

        (Timoteo di Gerusalemme, VI secolo)


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