martedì 9 febbraio 2016

Mercoledì delle Ceneri: inizio del tempo santo della Quaresima

Convertitevi e credete al Vangelo

La fisionomia di questo giorno è presto delineata: apre il tempo quaresimale, si caratterizza per il rito delle Ceneri.
Partiamo da quest’ultimo: che significa un pò di polvere posta sul capo di ciascuno? Due cose, essenzialmente espresse dalle due formule alternative che l’accompagnano.
  1. Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai. La vita è breve e svanisce come un sogno. D’altronde il tempo è prezioso perché è lo spazio in cui ci disponiamo per l’eternità. Quindi va utilizzato con alacrità. E alle cose che passano non bisogna aggrapparsi; l’apostolo Paolo dice di servircene “come se non ce ne servissimo, perché il tempo è breve”.
  2. Convertitevi e credete al vangelo. È un appello pressante che, come uno squillo di tromba, attraversa tutta la liturgia. E occorre accoglierlo subito, perché “questo è il momento favorevole…..il giorno della salvezza”. Si tratta dei quaranta giorni che Dio ci offre come spazio di grazia per cambiare vita e così arrivare con il cuore purificato a celebrare la Pasqua. Non devono passare invano; non devono banalizzare questa divina iniziativa. Ora il Signore mi chiama: e se poi tacesse? Ora bussa alla porta: e se non tornasse?
Le componenti maggiori di questo appello, come si rilevano dei testi biblici e liturgici, sono le seguenti:
Invito al pentimento: devo rientrare in me stesso, vedere coraggiosamente quello che non va e condannarlo, e gridare al Signore: “ho peccato….abbi pietà” (Salmo resp.)
Invito all’interiorità: bisogna partire dal cuore per cambiare la vita. Se non cambia il cuore non cambia nulla. Dice il profeta Gioele: “laceratevi il cuore e non le vesti”. Naturalmente una volta mutati gli atteggiamenti interiori cambia anche la condotta esterna. Cambia la persona.
Appello all’autenticità: essa è il contrario del formalismo e dell’ostentazione che erano tipiche dei farisei e continuano a dominare il nostro mondo. Bisogna fare “cose vere: vere perché sgorgano dal cuore. Questo vale anzitutto per i tre fondamentali impegni quaresimali: preghiera, digiuno, opere di carità. Vanno compiute “sotto lo sguardo del Padre che vede nel segreto”e non per essere visti dagli uomini.
Appello alla riconciliazione: “riconciliatevi con Dio”. Apritevi cioè a un nuovo rapporto di comunione con lui. Chi ci ha riconciliati è stato il sangue di Gesù: ma bisogna accogliere in sé la grazia e la potenza di quel sangue. Coloro che si lasciano riconciliare con il Padre riusciranno ad essere testimoni credibili della misericordia nelle relazioni con i fratelli.
Appello a un impegno ascetico esigente: è qual complesso di privazioni volontariamente scelte e attuate che ci rendono più forti contro lo spirito del male, ci aiutano a vincere il nostro egoismo, che ci chiude tristemente in noi stessi, guariscono le ferite interiori inferte dal peccato e aprono così la strada a un profondo rinnovamento, a una vita rinnovata a immagine del Signore Risorto.

Buona Quaresima!


Don Piero De Santis

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